Sembra piuttosto incredibile vivendola oggi, ma si tratta proprio di Roma e a parlarne è l'architetto Julio Lafuente, nato a Madrid, ma ormai romano di adozione, in un' intervista di qualche anno fa. Il pezzo riguarda in particolare il suo arrivo nella città eterna in motocicletta all'inizio degli anni '50, dopo gli studi a Parigi. Doveva essere solo una tappa, una visita turistica, ma si è trasformata in una vera e propria scelta di vita. Proseguiva poi parlando del suo arrivo nello studio romano di Monaco e Luccichenti, uno dei più attivi dell'epoca, in cui ha lavorato dal 1953 al 1959, prima di intraprendere la sua fortunata e prolifica attività professionale indipendente a fianco dell'ingegner Gaetano Rebecchini.
"...lo studio era frequentato da personaggi incredibili: scrittori, poeti, cinematografari, pittori, scultori: conobbi severini, Capogrossi, Turcato, Corpora, Cascella, Consagra e tanti altri. Dopo il lavoro ci si ritrovava tutti da Rosati..."
L'occasione di conoscere meglio l'opera dell'architetto è stata la visita della mostra a lui dedicata, dal titolo "Architecture Revée", fino a pochi giorni fa all'Accademia Reale di Spagna a San Pietro in Montorio a Roma.
Per una curiosa coincidenza, alcuni mesi fa a Santa Marinella, avevo apprezzato e fotografato due belle palazzine gemelle quasi in riva al mare, che ho scoperto essere state realizzate proprio su progetto dello studio Monaco Luccichenti con la collaborazione di Lafuente.
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