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21 marzo 2012

architecture blog

Devo dire che mi sento sempre più alla moda nello scrivere un blog sull'architettura, soprattutto da quando ho scoperto che lo fa anche Moby.


Il suo è sull'architettura di Los Angeles, non proprio quella Hollywoodiana e direi neanche quella dei Morphosis per il momento, con qualche puntatina su NYC soprattutto negli ultimi post ed è scritto da un DJ-cantante-musicista ecc... 
E' un fatto piuttosto curioso, ma il blog è senz'altro interessante. 
Come se Jovanotti si mettesse a scrivere un blog sull'architettura di Firenze o Perugia
Oddio, non vorrei avergli dato un'idea miliardaria...
Però in fondo, come nel mio caso, è sempre e comunque un modo per fotografare e descrivere la realtà che ci circonda con un occhio diverso.

21 febbraio 2012

madeinitaly

Ho scelto di trasformarlo in una parola unica, non solo perchè è più "trendy", ma anche e soprattutto perchè rende bene l'idea del passaggio da un'informazione sulla fabbricazione (ormai scalzata da made in china o made in india), ad un vero e proprio slogan al servizio di un  fenomeno mondiale, ormai da anni sinonimo di qualità, creatività, gusto e quindi anche di gradimento e successo internazionale.
Il madeinitaly è tutto questo, ma se dovessi identificarlo con qualcosa non avrei grossi dubbi nel sintetizzarlo in tre "categorie": design, moda e cucina.
L'italia si è sempre distinta in questi tre campi, soprattutto grazie alla capacità di produrre attraverso la creatività, oggetti/capi/piatti carichi di semplicità
Non c'è niente di più difficile da ottenere e quindi da imitare
Questo rende il madeinitaly unico.

Non a caso alcuni architetti italiani contemporanei, oggi molto quotati, vengono proprio dal mondo del design, da cui hanno imparato il gusto dell'essenziale.
Proprio quello che manca a molta della nostra architettura contemporanea!
Si potrebbe forse ripartire da qui?