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21 ottobre 2016

Via Guido Reni

Provate ad immaginare un asse urbano che unisce un auditorium contemporaneo costruito su progetto di uno degli studi internazionali più quotati, quello di Renzo Piano, con uno dei complessi sportivi più belli del XX secolo, sia dal punto di vista architettonico che dell'inserimento paesaggistico, il Foro Italico, che ospita anche capolavori dell'architettura moderna come la casa delle armi e la palestra progettate da Lugi Moretti. 

Il Palazzetto dello Sport

10 settembre 2015

autostrade per l'architettura

Vi siete accorti anche voi, magari in occasione di qualche viaggio estivo, che ormai la miglior vetrina per le architetture contemporanee è diventata l'autostrada?
Sarà per la carenza di spazio edificabile, per la difficoltà di costruire nei centri storici, perchè la periferia storica è troppo "periferica" ma non abbastanza per essere appetibile; qualunque sia la ragione comunque un viaggio in autostrada da Roma al Brennero viene accompagnato sempre di più da una serie di opere interessanti.
Il segno evidente di come stia cambiando la percezione dell'architettura.

30 novembre 2014

le albere - trento


english text below

Ormai da più di un anno Trento, 39esimo comune italiano per popolazione con circa 117.000 abitanti, ha un nuovo quartiere progettato dallo studio di architettura più prestigioso d'Italia e sicuramente tra i più conosciuti al mondo, quello di Renzo Piano
Non ci sono dubbi sul fatto che si tratti di un progetto di qualità, sia negli spazi esterni saggiamente liberati dalle auto nascoste in due livelli interrati di parcheggio che in quelli interni di appartamenti, uffici e negozi in classe CasaClima B.

Vista aerea del quartiere nel luglio 2013 da lealbere.it

24 gennaio 2014

architettura italiana

Il post di esordio di questo blog partiva dalla considerazione che l'architettura italiana sta vivendo un (lungo) periodo di difficoltà e soprattutto di poca visibilità internazionale, dovuta sia alla sua scarsa presenza sul nostro territorio che alla sua difficile riconoscibilità
Sono finiti i tempi dell'Accademia (forse anche della militanza politica…) e lo Stato non decide (giustamente) quale linguaggio architettonico si debba adottare, ma in molti paesi europei e non solo, al contrario che in Italia, sembra che gli architetti e il mondo politico, produttivo e culturale si muovano in maniera almeno apparentemente armonica, contribuendo insieme a migliorare l'ambiente urbano proprio attraverso le nuove realizzazioni. 
Per questo motivo, pur condividendo in larga misura le critiche alle “archistar”, colpevoli di aver spettacolarizzato eccessivamente la professione allontanandola dalle persone, direi che la cosa più giusta è valutare l’opera di architettura nel contesto generale, nel suo impatto sulla vita della città e dei cittadini, a volte anche a prescindere dal suo aspetto formale, almeno quando non sia così “indigesto” da diventare fondamentale.

28 giugno 2012

architettura e potere

Come i ricchi e i potenti hanno dato forma al mondo. 
E' un libro estremamente interessante e piacevole scritto da Deyan Sudjic, critico di architettura inglese tra i più noti sulla scena internazionale, già direttore di Domus dal 2000 al 2004 e della Biennale di Venezia Next del 2002.
Uscito in versione italiana solo nel 2011, è stato pubblicato originariamente nel 2005 con il titolo di The edifice complex. How the rich and powerful shape the world.