Vincenzo Latina è un architetto siciliano, nato vicino Siracusa ma formatosi allo IUAV di Venezia, che, grazie al suo lavoro abbinato all'attività didattica, è riuscito a ritagliarsi in questi ultimi anni una discreta notorietà a livello nazionale. Prova ne è il fatto che, dopo aver già ottenuto nel 2012 la Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana della Triennale di Milano per il Padiglione di accesso agli scavi dell’Artemision di Siracusa, ha ricevuto recentemente il Premio Architetto Italiano 2015 assegnato da una prestigiosa giuria presieduta da Stefano Boeri.
Siracusa - Piazza Minerva con il cantiere dell'Artemision |
ArchiDiAP meets Vincenzo Latina |
In occasione del
recente premio, probabilmente anche all'origine dell'invito di Archidiap,
sono state pubblicate quasi ovunque le immagini di un complesso residenziale
realizzato nei pressi di Siracusa e caratterizzato da volumi bianchi
arricchiti da parti colorate in varie sfumature di blu anche tendenti al viola.
Mi sono chiesto, vedendo le foto dell'intervento, da dove fosse venuta
all'architetto l'ispirazione per l'uso di questi colori così freddi e astratti
in un contesto ricco di ispirazioni senz'altro diverse e con una luce
già di per sé colore. Devo confessare quindi che più che l'ammirazione per le
opere di Latina, che mi sembravano in generale piuttosto ordinarie, è stata la
curiosità di capire il suo "successo" a spingermi ad andarlo a sentire.
Case "la pineta di Raffaello. case blu ", 2007-2013 |
Sulle case di Siracusa non si è soffermato più di tanto, ha semplicemente raccontato di essersi ispirato ai villini di Adalberto Libera a Ostia per i colori e di aver cercato di creare degli spazi residenziali diversi per distinguere l'intervento dalla speculazione imperante intorno. Devo confessare che non mi ha troppo convinto, probabilmente dimostra che è più a suo agio a lavorare sull'esistente che ad "inventare" forme e storie nuove, soprattutto perchè è nato e cresciuto in luoghi carichi di storia importante e con un bisogno incredibile di essere riqualificati.
Vincenzo Latina però, come hanno anticipato Piero Ostilio Rossi e Orazio Carpenzano del Dipartimento di Architettura e Progetto della Sapienza, ArchiDiAP è appunto il suo portale-archivio web, non è rimasto semplicemente a fare l'architetto nella natia Floridia (SR), si è laureato allo IUAV di Venezia, la scuola di architettura più prestigiosa del nostro paese ( sicuramente lo è stata...) e svolge parallelamente alla professione attività didattica a Roma e a Siracusa.
Nella lezione ha dimostrato la sua passione per il mestiere di architetto nella sua versione più elementare e pura, meno alla moda, quella che comincia innalzando un muro di pietra.
Ho visitato purtroppo velocemente Siracusa qualche anno fa, prima che il lavoro di Latina fosse terminato. Era ancora un cantiere che naturalmente non conoscevo, come non conoscevo ancora lui, ma ricordo degli spazi urbani maestosi, con una luce molto particolare riflessa dalla pietra chiara. La piazza del Duomo in particolare, su cui confluisce piazza Minerva in cui sorge l'Artemision, è di una bellezza incredibile e nella sua forma allungata che ricorda uno spicchio di luna, o forse ancora di più un arco, crea una percezione in continuo mutamento.
Si sente la presenza forte della storia, la contaminazione data dai secoli trascorsi e ci si trova su un isola. Un posto incredibile.
Nonostante questo una buona parte di Ortigia, l'isola che ospita la parte più antica della città, è in stato di degrado, per fortuna in fase di miglioramento, grazie anche a Vincenzo Latina e al suo paziente e appassionato lavoro di ricostruzione.
Adalberto Libera: Villino Tipo A e B, Ostia (foto Archidiap) |
Padiglione Artemision, 2012 - Il volto urbano |
Ha raccontato la storia e l'evoluzione di chi ha iniziato a lavorare con incarichi che forse non voleva nessuno, la sistemazione di spazi di risulta del centro storico in equilibrio precario tra lo scavo archeologico e il riordino spaziale e funzionale.
Proprio queste sue esperienze quasi archeologiche con le architettura del centro di Siracusa gli hanno ispirato la felice definizione di iceberg.
Proprio queste sue esperienze quasi archeologiche con le architettura del centro di Siracusa gli hanno ispirato la felice definizione di iceberg.
Il suo lavoro più importante, il già citato Padiglione di accesso agli scavi dell’Artemision a Siracusa, premiato con la Medaglia d'Oro della Triennale dove quest'anno è tornato da giurato, nato grazie alla sua tesi di laurea, è fondamentalmente un'opera di protezione di resti archeologici; minima più che minimalista.
Il suo volto urbano, fortemente voluto proprio così dall'architetto, altro non è che un muro in pietra disegnato solamente dai giunti e da un'unica apertura verticale. Dietro al muro c'è la corte, spazio più intimo che non si deve confrontare con la città, in cui l'architetto ha scelto un materiale più libero, informale e meno pregiato, il legno.
Siracusa - Piazza Duomo |
Ho visitato purtroppo velocemente Siracusa qualche anno fa, prima che il lavoro di Latina fosse terminato. Era ancora un cantiere che naturalmente non conoscevo, come non conoscevo ancora lui, ma ricordo degli spazi urbani maestosi, con una luce molto particolare riflessa dalla pietra chiara. La piazza del Duomo in particolare, su cui confluisce piazza Minerva in cui sorge l'Artemision, è di una bellezza incredibile e nella sua forma allungata che ricorda uno spicchio di luna, o forse ancora di più un arco, crea una percezione in continuo mutamento.
Si sente la presenza forte della storia, la contaminazione data dai secoli trascorsi e ci si trova su un isola. Un posto incredibile.
Nonostante questo una buona parte di Ortigia, l'isola che ospita la parte più antica della città, è in stato di degrado, per fortuna in fase di miglioramento, grazie anche a Vincenzo Latina e al suo paziente e appassionato lavoro di ricostruzione.
Nessun commento:
Posta un commento