24 dicembre 2012

preferisco il Bauhaus alla Garbatella

[…] dovendo scegliere fra il localismo (il campanile) e l’internazionalità (Bauhaus e dintorni) ho sempre scelto la seconda […]
Questa frase di Pietro Barucci, che condensa in poche parole il senso della sua opera e del suo pensiero, è contenuta in un pezzo della sua grande fatica recente, "Scritti di architettura 1987-2012" , uscita proprio in occasione dei suoi 90 anni. Nel 2012 i 90 anni li ha compiuti anche un altro grande personaggio dell'architettura romana Lucio Passarelli, autore del bellissimo e famosissimo edificio di via Campania a Roma, e giustamente la Facoltà di architettura di Valle Giulia a Roma li ha festeggiati pochi giorni fa.


20 dicembre 2012

architettura e civilizzazione

Ancora Mies van der Rohe da Gli scritti e le parole


...Sempre, fin da quando ero giovane, ho provato a capire l'architettura
Continuo ancora oggi. 
Passo dopo passo, mi sono avvicinato a comprendere di che cosa tratta l'architettura. 
L'architettura deve essere in stretta relazione con la civilizzazione in cui viviamo, oppure non è nulla...  
(Incontrare Mies - intervista a Mies van der Rohe del 1964)

... Tempo fa sapevo che l'architettura doveva essere relazionata al nostro tempo, ma ora credo che essa possa "solo" essere l'espressione della nostra civilizzazione...
(Un classico moderno - intervista a Mies van der Rohe del 1966)

Forse in queste parole, come sempre chiare e sintetiche, c'è la risposta alla mia domanda.


17 dicembre 2012

inserimento urbano

In questi ultimi lunghi anni di protagonismo dell'architettura da copertina e delle archistar, gli aspetti riguardanti l'inserimento nella città sono rimasti spesso in secondo piano, soprattutto dal famoso motto di Koolhaas "fuck the contest", che, con l'intento di liberare gli architetti da un pesante, falso e brutto storicismo (leggi postmoderno), ha gettato le basi per un periodo di completa insensibilità nei confronti della città e delle sue regole principali. 

L'architetto francese Edouard François è intervenuto con una specie di collage urbano nella periferia di Parigi. L'edificio è nuovo e fa parte di un unico progetto, che l'autore racconta così: Assumendo il fatto che la città è un organismo complesso, abbiamo sovrapposto elementi che si trovano sul posto: villette a schiera alla base, un blocco di abitazioni degli anni '50 nella parte centrale e in copertura case unifamiliari. Li abbiamo organizzati come archetipi da leggere dal basso verso l'alto. La complessità di questo progetto consiste nella sovrapposizione verticale di questi elementi strutturali, muovendo le tre tipologie in maniera indipendente.

12 novembre 2012

Gaetano Minnucci (1896-1980)

Gaetano Minnucci nasce a Macerata nel 1896. Nel 1920 si laurea alla Regia Scuola di applicazione per gli ingegneri. Con Luigi Piccinato fonda il Gur (Gruppo urbanisti romani), in cui verranno elaborati i Piani regolatori di Padova e Brescia e il Programma urbanistico di Roma. Partecipa alla costituzione del Miar (Movimento italiano architettura razionale) dove con Adalberto Libera organizza la prima Esposizione italiana di architettura razionale. Tra il 1932 e il 1935 è addetto alla direzione dei lavori della città universitaria di Roma come segretario dell'architetto capo Marcello Piacentini, con l'incarico di studiare l'acustica dell'aula magna e di ricercare l'applicazione di nuovi materiali da costruzione... 
La sua esperienza progettuale si basa sulla scienza delle costruzioni e sulla conoscenza dei nuovi materiali che il mercato gli offre. Nelle sue opere Minnucci unisce estetica e tecnologia; egli riesce a fondere sapientemente tecnica e funzionalità, una perfetta integrazione tra forma e struttura. Gli edifici degli anni Trenta ne sono la prova come: il dopolavoro destinato al Circolo del littorio e la casermetta destinata alla legione universitaria. Queste idee architettoniche vengono confermate nelle opere successive come la Casa Gil a Montesacro, il Collegio navale Gil a Brindisi e il Palazzo degli uffici all'Eur... (Gaetano Minnucci nell'archivio del MiBAC)

25 ottobre 2012

minimum

Minimun è una sorta di manifesto del minimalismo e della semplicità, con particolare riferimento all'arte e all'architettura, scritto dall'architetto inglese John Pawson nel 1996, da poco tempo in versione minima anche nel formato.
 
Questo libro è un tentativo di dare forma ad alcuni pensieri sul concetto di semplicità applicato all'arte e all'architettura [...] esplorando le possibilità che offre al lavoro creativo [...]
Il "minimum" può essere definito come la perfezione che un oggetto raggiunge quando non è più possibile migliorarlo per sottrazione [...]

15 ottobre 2012

città e spazio aperto

...Una delle più rilevanti differenze tra la città del passato e la città contemporanea sta nei rispettivi rapporti di copertura; un punto che è stato costantemente messo in luce dagli urbanisti del secolo XX...
...Chiunque metta oggi a confronto la mappa di una parte di città costruita nel XX secolo, con quella di una parte di città ottocentesca o di epoche precedenti non può che notare la radicale differenza tra i rapporti di copertura conseguente a un'imponente espansione, nella città del XX secolo, dello spazio aperto...
...Ma entro uno spazio più dilatato il singolo oggetto architettonico ha assunto un'autonomia tecnica e formale che gli era prima sconosciuta; una libertà che ha distrutto grammatiche e sintassi, gerarchie e ordini precedenti; che, in particolare, si è opposta all'unificazione linguistica della città ottocentesca (Kaufmann, 1933)... (Bernardo Secchi, Prima lezione di urbanistica, 2000 - Cap. V Città moderna e città contemporanea)


4 ottobre 2012

gastronomia e packaging

Ieri Claudia Neri, designer e art director, ha scritto un articolo piuttosto interessante sul blog la nuvola del lavoro del corriere a proposito di cibo italiano e della sua vendita all'estero.


1 ottobre 2012

Roma Sì Muove


Perchè è sempre meglio essere informati, soprattutto su iniziative che possono interessarci.
Per firmare c'è tempo fino al 5 ottobre.
 





25 settembre 2012

un passato troppo recente

a past too recent


La sigla do.co.mo.mo sta per International committee for documentation and conservation of buildings, sites and neighborhoods of the modern movement ed è un'organizzazione no-profit nata in Olanda nel 1988 per promuovere la salvaguardia degli edifici del XX secolo
DOCOMOMO Italia nasce nel 1990 come uno dei primi gruppi nazionali di DOCOMOMO International e si costituisce formalmente come associazione culturale nell'ottobre 1995. Ha come obiettivo la documentazione e la conservazione degli edifici e dei complessi urbani moderni e opera per la valorizzazione dell'architettura moderna...

19 settembre 2012

riforma delle professioni

In questi tempi burrascosi e di cambiamento, tra crisi e spread, è arrivata la riforma degli ordinamenti professionali, sotto forma di Decreto del presidente della Repubblica, DPR 137 del 2012, in vigore dal 15 agosto 2012. 

I liberi professionisti italiani, anche se con modalità diverse, sembrano soffrire degli stessi mali; numero molto elevato, legislazione complicata e spesso contradditttoria, cittadini poco evoluti nel riconoscere le professionalità intellettuali con conseguente deprezzamento delle prestazioni, concorrenza piuttosto spietata e al ribasso, mercato insufficiente a soddisfare un'offerta sproporzionata. 

11 settembre 2012

l'italia e l'architettura

Due interviste, una ad un architetto e l'altra ad un committente, ci dicono ancora una volta molto sui problemi che incontra l'architettura e quelli che se ne occupano nel nostro paese. 
L'architetto è Mario Bellini, intervistato qualche mese fa dal Giornale dell'architettura Mario Bellini: il vero problema è lo spreco di risorse pubbliche e di lavoro progettuale che dice: "il vero problema è lo spreco di risorse pubbliche e di lavoro progettuale"
Il committente è Heiner Oberrauch, Presidente di Salewa, azienda alla ribaltà per la sua nuova sede di Bolzano firmata Zucchi e Park Associati, intervistato da Progetti e Concorsi,  La nuova sede Salewa, fa notare: "sei anni per l'iter amministrativo, in Austria sarebbero bastati 3 o 4 mesi." 
Probabilmente in queste brevi frasi di due attori, che hanno avuto modo di conoscere il mondo dell'architettura e delle costruzioni nell'Italia di oggi, si racchiudono già tutte le difficoltà che vivono professionisti e committenti per riuscire a portare a termine un progetto. Si tratta comunque di due esempi "positivi", di persone che con ruoli e modalità diverse, sono riuscite ad intervenire sulla scena architettonica italiana. Questo dimostra ancora una volta che in Italia esistono progettisti capaci di vincere concorsi e di costruirli, all'estero più che qui e imprenditori illuminati che promuovono l'architettura di qualità e ne riconoscono il valore aggiunto.
Per Bellini un 2012 ricco di inaugurazioni, da Bologna al Louvre. Molti cantieri internazionali, pochi italiani. In Italia concorsi vinti, ma progetti fermi. Niente di strano, ormai siamo abituati a conoscere le nostre eccellenze vedendole operare quasi ovunque all'estero.

30 luglio 2012

ludovico quaroni (1911-1987)

Domenica 22 luglio 2012 ricorreva il 25 anniversario della morte di Ludovico Quaroni, uno dei personaggi di spicco del mondo architettonico italiano del '900, soprattutto della scuola romana, tanto che oggi la Prima Facoltà di Architettura di Roma La Sapienza è intitolata proprio a lui. Devo ringraziare il blog Novarchitettura che, nella sua interessante rubrica "E' successo oggi", ce lo ha ricordato Sono passati 25 anni dalla scomparsa di Ludovico Quaroni

Per una curiosa coincidenza proprio quel giorno io scrivevo di un grande architetto come Le Corbusier, che anche se da lontano e senza contatti diretti, è stato il maestro di più di una generazione di architetti italiani e non solo, tra cui anche lo stesso Quaroni, che almeno agli inizi aveva abbracciato il razionalismo.
VO: Aveva avuto qualche problema con qualche docente?
LQ: Col Preside, Giovannoni, per il quale ho dovuto lasciar perdere un esame e sostituirlo con un altro progetto meno moderno.
VO: Aveva avuto dei contrasti appunto per la sua posizione?
LQ: Sì, oggi si direbbe per la mia posizione ideologica per l'architettura.

22 luglio 2012

le corbusier e i pilotis

Chi non ha mai sentito parlare di Le Corbusier, uno degli architetti più famosi dell'epoca moderna, con le sue idee rivoluzionare sull'architettura e l'urbanistica?!
A proposito di lui si dice, per far arrabbiare i francesi: il più grande architetto moderno che hanno avuto i francesi era svizzero. Infatti è nato a La Chaux-de-Fonds, città svizzera nella regione del Giura a un passo dal confine con la Francia, ma poi è diventato francese.
Il suo Vers une architecture, pubblicato nel 1923, è considerato un po' il manifesto del Movimento Moderno e contiene molte delle sue idee su come l'architettura dovesse prendere spunto dagli altri settori della società e dell'economia e come dovesse influenzare anche la politica. Fu insomma un grande divulgatore di idee, forse il primo architetto "globale" e grazie a questa sua capacità è riuscito a costruire in varie parti del mondo, anticipando forse la figura che oggi chiamiamo "archistar", valida in tutti gli emisferi e per tutte le stagioni. 

16 luglio 2012

grasso cannizzo e il riba

Ne avevo "parlato" proprio pochi giorni fa, a proposito della medaglia d'oro all'architettura italiana e del premio alla carriera, assegnatole forse con un po' di anni d'anticipo.
medaglia d'oro all'architettura italiana

Sembra proprio un anno fortunato il 2012 per la Grasso Cannizzo, visto che dopo la Triennale di Milano l'ha appena premiata anche il RIBA, il Royal Institute of British Architects, per la sua FCN 2009, una Casa per vacanze a Noto vicino Ragusa, scelta tra le architetture di qualità realizzate nell'Unione Europea. RIBA Awards 2012 - EU winners
Come si può leggere nella descrizione del progetto:
...La nuova casa doveva principalmente prevedere uno spazio esterno coperto adiacente al soggiorno, garantire la vista verso la valle e il mare alle tre camere da letto (una per il proprietario e due camere con bagno per gli ospiti), stabilire una relazione con l’aia e garantire una sicurezza nei mesi invernali...

12 luglio 2012

social housing

L'edilizia residenziale pubblica oggi la chiamano social housing, con un termine fresco, nuovo e alla moda, come se l'avessero inventata ieri nel mondo anglosassone. 
Visti i problemi di bilancio delle amministrazioni pubbliche però oggi sono le SGR, società di gestione del risparmio o i privati più illuminati in cerca di nuove aree edificabili come "merce" di scambio a finanziarlo, invece degli Enti pubblici di un tempo.
Sono oggi come ieri tra le occasioni di lavoro più interessanti e prestigiose per i progettisti, che riescono a farsi le ossa e a mettersi in mostra con progetti di valore sociale, dopo l'ubriacatura sensazionalistica delle archistar e del loro archi-circuito sempre più esclusivo. 
Di fatto oggi credo che per avere un'idea di quali sono i progettisti italiani più interessanti, si debba proprio guardare a questo tipo di interventi.

5 luglio 2012

medaglia d'oro all'architettura italiana

La Triennale di Milano con Il MiBAC e il MADE bandiscono questo premio che punta alla promozione dell'architettura italiana contemporanea, giunto alla quarta edizione: 
Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana IV edizione
Sicuramente un'iniziativa lodevole da promuovere e potenziare con tutti i mezzi a disposizione.
Medaglia d’oro all’architettura italiana su abitare
Sarebbe un'ottima cosa se la mostra dei progetti finalisti dopo Milano girasse anche un po' per le altre città d'Italia per dimostrare che anche da noi si può fare un'architettura di qualità, anche se con grande fatica e che esistono molti architetti e committenti bravi che lavorano in silenzio nel baccano generale. In fondo non sarebbe complicato organizzare una mostra itinerante con il materiale già pronto e tre anni a disposizione...

28 giugno 2012

architettura e potere

Come i ricchi e i potenti hanno dato forma al mondo. 
E' un libro estremamente interessante e piacevole scritto da Deyan Sudjic, critico di architettura inglese tra i più noti sulla scena internazionale, già direttore di Domus dal 2000 al 2004 e della Biennale di Venezia Next del 2002.
Uscito in versione italiana solo nel 2011, è stato pubblicato originariamente nel 2005 con il titolo di The edifice complex. How the rich and powerful shape the world.


17 giugno 2012

metro B1

Dopo i numerosi annunci e le smentite registrati negli ultimi mesi, da quella specie di inaugurazione del 17 dicembre del 2011, sei mesi fa ormai, finalmente è arrivato il giorno della partenza del primo treno della linea B1 di Roma, attiva dallo scorso 13 giugno. E' una grande notizia per i romani, soprattutto per quelli che nella lunga attesa avevano quasi perso le speranze. 
http://www.agenziamobilita.roma.it/primo-piano/metro-b1-prima-corsa-mercoledi-13-giugno-ore-5-30.html 
La linea B1, diramazione da Piazza Bologna della linea B (Eur - Rebibbia), dovrebbe arrivare a Bufalotta, una delle centralità del PRG a ridosso del raccordo anulare e servire il quadrante nord-est della città, un bacino di utenza di mezzo milione di abitanti, che oggi si arrangiano con autobus, ferrovia regionale e (soprattutto) mezzi propri. Ho sentito dire recentemente che il IV Municipio, che verrebbe attraversato per intero dall futuro prolungamento della linea B1, è la decima città d'Italia (!!). Sembra che l'intenzione degli amministratori sarebbe di portare più possibile in superficie il prolungamento fino a Bufalotta, risparmiando non poco sui tempi e sui costi (si parla anche di 1/10 di spesa rispetto alla metro in galleria), ma le associazioni ambientaliste si oppongono categoricamente al progetto. 

7 giugno 2012

meier e l'ara pacis

La vita di questa area di Roma è stata piuttosto tormentata e non smette di esserlo. 
E' ritornata alla ribalta delle cronache qualche giorno fa, quando il sindaco Alemanno ha presentato il nuovo progetto di risistemazione dell'area, annunciando che in autunno inizieranno i lavori. La notizia più interessante è che si interverrà sul muro di Meier, quello che separa il lungotevere dalla piazza ribassata con la fontana, abbassandolo e impedendogli così di coprire la visuale delle due chiese a livello della città storica.


16 maggio 2012

lavori in corso

Se fossi stato un artista contemporaneo mi sarei limitato a un: senza titolo.
Ma avevo in mente talmente tanti titoli, che non ho potuto fare a meno di metterne uno.
Non contento però, aggiungo anche un sottotitolo:
Bacheca annunci. Accorrete numerosi!

Guardate la foto sotto; un cambiamento continuo nel giro di pochi mesi!
Questo serva da lezione a chi dice che Roma è una città immobile.


In queste condizioni forse, anche Banksy avrebbe difficoltà a trovare spazio per le sue opere...
http://www.banksy.co.uk/index.html


Un peccato no?




8 maggio 2012

un piano per le città

La proposta lanciata ufficialmente circa un mese fa dall'ANCE in un convegno a Roma e rilanciata a Milano il 20 e 21 aprile, sembra diventare sempre più reale. 
Secondo alcune agenzie di qualche giorno fa il presidente Buzzetti, dopo un incontro con il vice-ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Mario Ciaccia, ha confermato che il Piano si farà e in tempi brevissimi.
Del resto lo stesso Ministro Corrado Passera nel suo intervento a Roma, aveva definito quella dei costruttori una super idea, promettendo di abbozzare già una proposta entro l'estate. 



26 aprile 2012

piazza san silvestro

Piazza San Silvestro si trova nel cuore di Roma, a 5 minuti a piedi da Fontana di Trevi e da Piazza di Spagna, a un passo da Montecitorio, dalla bella e rinnovata Galleria Alberto Sordi (ex Galleria Colonna, abbandonata al degrado per anni e si stenta a crederlo...) e dall'ex edificio della Rinascente (oggi Zara sigh!) di Giulio De Angelis.


13 aprile 2012

Troppo e troppo poco


E' il titolo di un pezzo estremamente illuminante scritto da Massimo Carmassi, architetto tra i più interessanti della scena italiana, come presentazione dell'Almanacco di Casabella del 1998/99 dei giovani architetti italiani, a cura di Marco Mulazzani.
Electa ha pubblicato nel 2006 la raccolta di tutti gli almanacchi a partire dal 1997/98.

5 aprile 2012

architetti e riforma Monti

Lo scorso 29 marzo il Consiglio Nazionale degli Architetti ha scritto al Presidente del Consiglio e al Governo una lettera di protesta nei confronti del disegno di legge sulla riforma del lavoro, in particolar modo per la parte riguardante l'obbligo per gli studi di assunzione dei collaboratori a partita iva che lavorino per loro almeno per sei mesi nel 75% del loro tempo. 
Il CNA sostiene infatti: "La struttura media degli studi di architettura italiani - assai piccola, tra due e quattro addetti - riesce ancora a reggere perché si basa sulla cooperazione in team tra titolari e collaboratori con un approccio culturalmente assai distante (????) dal rapporto datore di lavoro/dipendente."

29 marzo 2012

madrid, madrid, madrid

english text below

Aeroporto di Barajas T1-T2-T3 (quello di Rogers è il T4) – Opera. La Metropolitana, in 30 minuti circa, ci porta nel cuore di Madrid, tra la Puerta del Sol e il Palazzo Reale,14 fermate, 3 linee, attesa massima 3 minuti, treni puliti (alcuni nuovi) e niente scritte selvagge.
I trasporti su ferro sono fondamentali, soprattutto per una città con 3,3 milioni di abitanti e un’area metropolitana che ne conta 6,5. In Europa la superano solo Parigi, Londra e Mosca. 
Se la Puerta del Sol è il km0, la stazione di Atocha è il fulcro dell’Alta Velocità spagnola (AVE), inaugurata nel 1992 con la tratta Madrid-Siviglia (470 km in 2h50).
Oggi purtroppo Atocha è legata al terribile attentato dell’11 marzo 2004, di cui ospita il monumento commemorativo, molto suggestivo, ma poco visibile nei meandri della stazione della metropolitana e isolato al centro di una rotonda inondata di traffico.

28 marzo 2012

Rassegna stampa: Ikea e l'Italia

Dal Corriere di oggi, un interessante e illuminante articolo di Dario Di Vico (bravo!!!!) sull'Ikea, che dice molto sulla società e sull'economia italiana e quindi sugli stessi italiani, spesso geniali, ma molte volte anche così ottusi, poco lungimiranti e (irrimediabilmente?) malati di campanilismo, particolarismo e individualismo.

Estraggo le parti salienti:
...I produttori di mobili del Nord est in una prima fase erano rimasti anche loro tremebondi davanti all'avanzata svedese, ora invece fanno a gara per essere fornitori della multinazionale... 
...Se c'era un sistema Paese che avrebbe dovuto dotarsi di una catena commerciale capace di attirare nei propri saloni consumatori di tutti i target questo è sicuramente il nostro. Siccome non abbiamo una sufficiente cultura della vendita retail abbiamo preso un ceffone dagli svedesi, poi un altro dai francesi (Decathlon/articoli sportivi) e un altro ancora dagli spagnoli (Zara/abbigliamento). E speriamo di fermarci qui...
...I piani dell'Ikea per l'Italia sono ambiziosi: investimenti per 700 milioni e una dozzina di nuove aperture in una congiuntura in cui i posti di lavoro valgono oro...
...Se i designer di grido raccontano come gli scandinavi siano dei gran copioni, bravi solo a sguinzagliare in giro per il mondo i propri trendsetter per cercare nuove idee da replicare, la multinazionale dell'arredamento aggiorna continuamente la sua immagine di responsabilità sociale e modernità...

21 marzo 2012

architecture blog

Devo dire che mi sento sempre più alla moda nello scrivere un blog sull'architettura, soprattutto da quando ho scoperto che lo fa anche Moby.


Il suo è sull'architettura di Los Angeles, non proprio quella Hollywoodiana e direi neanche quella dei Morphosis per il momento, con qualche puntatina su NYC soprattutto negli ultimi post ed è scritto da un DJ-cantante-musicista ecc... 
E' un fatto piuttosto curioso, ma il blog è senz'altro interessante. 
Come se Jovanotti si mettesse a scrivere un blog sull'architettura di Firenze o Perugia
Oddio, non vorrei avergli dato un'idea miliardaria...
Però in fondo, come nel mio caso, è sempre e comunque un modo per fotografare e descrivere la realtà che ci circonda con un occhio diverso.

19 marzo 2012

the british school at rome

Francesco Garofalo, progettista dell’intervento di ristrutturazione e ampliamento della stessa British School e quindi della sala in cui si svolge l’incontro, introduce il dibattito e osserva con intelligenza come in una città piena di spazi culturali e per l’architettura, sia la British School a distinguersi per la sua spinta al dibattito architettonico (altrimenti assente?). 
Modera Franco Purini, al centro anche anagraficamente, classe 1941, scuola Romana, progettista della Torre Eurosky in corso di realizzazione a Roma in zona EUR.
Da una parte Vittorio Gregotti, scuola Milanese, classe 1927, allievo di Rogers (Ernesto Nathan, direttore di Casabella dal 1954 al 1965), fondatore della Gregotti Associati International nel 1974 e autore di numerosi edifici in Italia e nel mondo, negli ultimi anni soprattutto in Cina, presenta la sua ultima fatica “letteraria”: Incertezze e simulazioni. Sottotitolo Architettura tra moderno e contemporaneo.
Dall'altra Pippo Ciorra, scuola romana, classe 1955, allievo di Quaroni, professore e curatore al MAXXI, autore di numerosi saggi e studi monografici, presenta il suo nuovo libro Senza architettura. Sottotitolo Le ragioni di una crisi. Una specie di avvelenata (Guccini), come lo definisce lui stesso, sull'architettura italiana e la sua assenza.

6 marzo 2012

Luis M. Mansilla (1959 - 2012)

english text below


E' una foto molto significativa questa che ritrae Luis Mansilla e Emilio Tuñon all'interno del Padiglione di Mies van der Rohe, realizzato per l'Esposizione del 1929 a Barcellona e ricostruito nel 1992 grazie alla Fondazione Mies van der Rohe (http://www.miesbcn.com/index.html), che nel 2007 ha premiato proprio Mansilla+Tuñon per il loro MUSAC, Museo di Arte Contemporanea di Castilla e Leon.
Strano davvero il destino che lo ha portato via a 52 anni. Proprio in quella stessa Barcellona che li ha premiati e lanciati, Emilio Tuñon, socio e amico quasi inseparabile, lo ha trovato senza vita nella sua camera d'albergo, la mattina dopo aver presentato un libro su Enric Miralles, altro grande architetto spagnolo scomparso prematuramente nel 2000 a 45 anni. 

21 febbraio 2012

madeinitaly

Ho scelto di trasformarlo in una parola unica, non solo perchè è più "trendy", ma anche e soprattutto perchè rende bene l'idea del passaggio da un'informazione sulla fabbricazione (ormai scalzata da made in china o made in india), ad un vero e proprio slogan al servizio di un  fenomeno mondiale, ormai da anni sinonimo di qualità, creatività, gusto e quindi anche di gradimento e successo internazionale.
Il madeinitaly è tutto questo, ma se dovessi identificarlo con qualcosa non avrei grossi dubbi nel sintetizzarlo in tre "categorie": design, moda e cucina.
L'italia si è sempre distinta in questi tre campi, soprattutto grazie alla capacità di produrre attraverso la creatività, oggetti/capi/piatti carichi di semplicità
Non c'è niente di più difficile da ottenere e quindi da imitare
Questo rende il madeinitaly unico.

Non a caso alcuni architetti italiani contemporanei, oggi molto quotati, vengono proprio dal mondo del design, da cui hanno imparato il gusto dell'essenziale.
Proprio quello che manca a molta della nostra architettura contemporanea!
Si potrebbe forse ripartire da qui?

13 febbraio 2012

contemporary sicily

sicilia contemporanea 

It would has been too easy speaking of Lombardia, Veneto or Emilia Romagna.
In the later years
undoubtedly something’s moving even in this region so far from being  "virtuous", but endowed with an unquestionable potential.
Maybe also thanks to the wonderful publicity had with the TV serie of Commissario Montalbano, some months ago broadcasted even on BBC, yes you've read correctly, the British television ...
To tell the truth we’re talking particularly about the triangle Ragusa - Modica-Noto, Unesco World Heritage since 2002 as Late Baroque Towns of the Val di Noto.
To end with the icing on the cake, the Lonely Planet puts the above-mentioned triangle in the list of the best tourist destinations in the world for 2012.
Therefore it’s no accident that just in this area, it’s possible to find some considerable examples of good-quality contemporary architecture.
I’m writing it with great pleasure, in view of Ragusan origins of my family...

The beautiful tourist port of Marina di Ragusa, inaugurated in 2009 and carried out in a short time not tipical of "Sicilia" with the project financing, is enriched by the control tower, design by the most elegant and talented architect of the Region, Maria Giuseppina Grasso Cannizzo.

  

10 febbraio 2012

Where’s italian architecture?


Dov'è l'architettura italiana?  

Answer is: not received, for at least 20 or 30 years, I would add ...
It seems that on the international stage Italian architecture is absent (unjustified).
Yeah, all right, with the usual exceptions due to Piano and Fuksas!
So different one from each other, they just share the characteristic of being two exceptional and inimitable cases, and therefore "incapable" of creating a school and a wave of followers.

Do you know that Italian architects are 145 thousand, that is about 30% of all European architects, including Turkey, and Italy represents the European country with the largest number of architects both in absolute terms and in relation to the number of inhabitants? (data from CRESME 2011) The number has been growing and is more or less doubled since 1998.

However  it seems that increased number of professionals didn’t bring any benefits for architects.
Is it possible that, with so many architects, we can’t manage to have an architecture with more visibility on the international scene?
It seems that in the last years Italy didn’t produce any type of important architectural movement. This fact is quite worrying  for a culturally and historically important country as Italy. 

Especially if we consider that on the contrary there are countries such as Spain, Holland and Switzerland, just mentioning the more sensational cases, that continue “producing” quality architecture for many years.

Then some questions arise naturally:
where are italian architects?
who are them?
what are they doing?

Please, help me to discover it!!


1 febbraio 2012

Arquitectura Española, 1975-2010

35+ Construyendo en democracia

Se capitate a Madrid entro l'8 Aprile, forse vi potrebbe interessare.
E' un'esposizione organizzata dal Ministerio de Fomento (Infrastrutture e Trasporti), con la collaborazione di 130 studi di architettura spagnoli (io non l'ho ancora vista).
Nel catalogo c'è una frase molto bella di Peter Zumthor, scelta per la sua "vicinanza" all'architettura spagnola in mostra, che recita più o meno così:  L'architettura dovrebbe accogliere l'uomo, permettergli di viverla e abitarla e non opprimerlo con la sua chiacchiera.

27 gennaio 2012

sicilia contemporanea

contemporary sicily 

Sarebbe stato troppo facile parlare della Lombardia, del Veneto o dell'Emilia Romagna.
Negli ultimi anni indubbiamente qualcosa si muove, anche in questa regione così poco "virtuosa", ma dalle potenzialità indiscutibili.
Forse anche grazie alla splendida pubblicità avuta con la serie tv del commissario Montalbano, da pochi mesi in onda sulla BBC, si avete letto bene, la televisione inglese...
A dire la verità parliamo soprattutto del triangolo Ragusa - Modica- Noto, dal 2002 Patrimonio dell'Unesco come insieme di città tardo-barocche.
Per finire con la ciliegina sulla torta, la Lonely Planet mette il suddetto triangolo nella lista delle migliori mete turistiche mondiali per il 2012.

Non sarà un caso quindi che, proprio in questa zona, si possano trovare alcuni esempi piuttosto rilevanti di architettura contemporanea di qualità.
Lo scrivo con particolare piacere, vista l'origine ragusana della mia famiglia...


Nel 2009 è stato inaugurato il bel porto turistico di Marina di Ragusa, realizzato in tempi poco "siculi" con il project financing e impreziosito dalla torre di controllo dell'architetto siciliano più elegante e talentuosa, Maria Giuseppina Grasso Cannizzo.  

13 gennaio 2012

un'altra epoca...

.."...mi sono innamorato della città, pensavo di vedere quasi esclusivamente edifici antichi ed invece c'era anche tanta architettura moderna...ho trovato un clima culturale frizzante, il cinema, la pittura, l'architettura in pieno slancio ed un grande interesse...continui dibattiti sull'architettura razionalista e l'architettura organica, discussioni tra pittura astratta e pittura figurativa..."
Sembra piuttosto incredibile vivendola oggi, ma si tratta proprio di Roma e a parlarne è l'architetto Julio Lafuente, nato a Madrid, ma ormai romano di adozione, in un' intervista di qualche anno fa. Il pezzo riguarda in particolare il suo arrivo nella città eterna in motocicletta all'inizio degli anni '50, dopo gli studi a Parigi. Doveva essere solo una tappa, una visita turistica, ma si è trasformata in  una vera e propria scelta di vita. Proseguiva poi parlando del suo arrivo nello studio romano di Monaco e Luccichenti, uno dei più attivi dell'epoca, in cui ha lavorato dal 1953 al 1959, prima di intraprendere la sua fortunata e prolifica attività professionale indipendente a fianco dell'ingegner Gaetano Rebecchini.

3 gennaio 2012

qualche risposta


Nel paese della Biennale di Architettura, la mostra più importante del mondo (come dice Luca Molinari: Un inglese per la Biennale di Architettura di Venezia ), delle Grandi opere infrastrutturali (ferme o in ritardo cronico, ma sempre con costi fuori controllo), dei progetti delle "archistar" sempre in copertina (maledetto modello Bilbao, per copiare bisogna capire), abbiamo scoperto che l'architettura di qualità si trova nelle piccole realtà di provincia, prevalentemente al nord. 
In effetti nelle grandi città e negli interventi con grandi cubature, è spesso difficile trovare quello che sto cercando, per una strana legge di mercato e un meccanismo contorto in cui non si riesce a fare tesoro della grande concorrenza (che forse non viene attivata).
In fondo è la stessa cosa che succede con la qualità della vita, che si trova soprattutto in provincia e nelle piccole città, anche se non sempre, altrimenti non ci troveremo nella situazione di stallo e di crisi che sto cercando di analizzare. 
E' molto importante però non confondere troppo la crisi ventennale/trentennale dell'architettura italiana con quella economica di questi ultimi anni, perché i due fenomeni hanno poco in comune, soprattutto se consideriamo che molte grandi realtà del settore oggi in difficoltà, hanno passato molti degli ultimi anni a contare i loro utili d'oro, senza aver dato benefici così evidenti al nostro paese.