Roma è sempre alla ribalta della cronaca per essere poco virtuosa, ma la sua bellezza accumulata nei secoli è difficile da eguagliare e anche non abitando proprio al centro è possibile salire su una bici e arrivare fino al Campidoglio senza grandissima fatica.
In bici sul Campidoglio vista Foro Romano |
Ecco un itinerario tra i tanti possibili - spero di raccontarne altri - che da Conca d'Oro, nuovo nodo di scambio e stazione metro a nord-est del centro, conduce fino al Campidoglio permettendo di ammirare moltissime bellezze architettoniche e paesaggistiche della Capitale.
Importantissimo per capire almeno un paio di cose: la prima è che a Roma in bici si può andare quasi dappertutto a dispetto dei sette colli, basta stare molto attenti ai veicoli a motore, la seconda che Roma non è solo il suo pur grande e meraviglioso centro storico.
Il primo tratto è il Ponte delle Valli, un viadotto automobilistico che collega la zona di Monte Sacro con il quartiere "africano" superando Aniene, ferrovia e Tangenziale.
Ugo Luccichenti: Edificio in Viale Libia |
Superata la piazza si prosegue curvando a sinistra su Viale Eritrea con lo stesso paesaggio urbano, fino ad arrivare a Piazza Annibaliano dove la visuale si apre a sinistra sullo splendido complesso monumentale di Sant'Agnese fuori le mura con il Mausoleo di Santa Costanza, la basilica onoriana, i resti di quella costantiniana e le catacombe.
Basilica costantiniana di S. Agnese |
Da notare un isolato sulla destra prima di arrivare sulla piazza con un complesso residenziale del primo novecento di chiara impronta "classicista" in cui con grande sapienza si sono differenziati i piani con uno schema di facciata piramidale ripetuto, che alleggerisce l'effetto barriera che avrebbe avuto un fronte continuo di otto piani. Difficilmente troverete questo edificio nelle guide all'architetura di Roma, ma rappresenta un ottimo esempio di intensivo con qualità urbana, rappresentazione perfetta di quel tentativo novecentesco di spargere in tutta la città frammenti di bellezza attraverso l'eclettismo classicheggiante banalmente definito barocchetto.
Complesso residenziale in Viale Eritrea |
A piazza Bologna sul lato destro c'è l'edificio delle poste di Ridolfi e Frankl, quasi un'icona dell'architettura italiana del XX secolo con la facciata curva, la foto di sfondo del blog.
Dettaglio facciata edificio Poste di piazza Bologna |
Si prosegue per via Ravenna poi via Catanzaro in un ambiente urbano caratterizzato da palazzine del primo novecento fino ad incrociare l'asse via Catania-via Bari per proseguire su via Forlì, zona di villini e case a schiera basse. Arrivati a Viale Regina Elena ci si trova sulla destra un interessante complesso moderno di uffici e negozi, si svolta a sinistra e più avanti a destra si prende viale dell'Univesità costeggiando sempre il grande complesso del Policlinico di cui si possono ammirare i bei padiglioni classicheggiantei del Podesti.
Giulio Podesti: Padiglione del Policlinico |
Ci vorrebbe un post dedicato per parlare della bellezza colpevolmente soffocata e degradata di questo spazio e dei dintorni residenziali tra via Statilia e via Giolitti in cui possiamo ammirare bei villini e complessi abitativi del primo Novecento romano.
Edificio novecentesco a piazza di Porta Maggiore |
L'ambiente urbano è ampio e ricco di emergenze architettoniche, ma noi ci immettiamo su una delle vie più piccole ma più importanti, quella via di S.Giovanni che storicamente collegava la basilica con il Colosseo e raggiungiamo in breve tempo l'antichissimo complesso dei SS Quattro Coronati, senza dubbio uno dei luoghi più suggestivi e meno conosciuti di Roma.
Cortile della basilica dei Ss. Quattro Coronati |
Proseguendo su via dei SS Quattro Coronati si arriva ad incrociare via Celimontana che prendiamo girando a sinistra e raggiungendo la cima del Celio. Passiamo poi sotto l'Arco di Dolabella che ci troviamo sulla destra e proseguiamo per via di S.Paolo della Croce che sviluppandosi tra due muri di cinta, a destra quello del complesso conventuale dei Passionisti e a sinistra quello di Villa Celimontana, ci conduce ai Santi Giovanni e Paolo.
Il Clivo di Scauro, ben noto per le Case del Celio e per gli archi rampanti della chiesa che lo sovrastano, scende fino a piazza di San Gregorio su cui affaccia la chiesa omonima e un complesso architettonico molto interessante composto da tre piccoli edifici religiosi, gli Oratori di Santa Barbara e di santa Silvia con al centro la chiesa di Sant'Andrea, disposti uno accanto all'altro per creare un evidente effetto scenografico barocco.
La basilica dei Ss.Giovanni e Paolo al Celio |
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