Il documento video Corviale un edificio romano messo a disposizione già mesi fa da Salvatore D'Agostino sul suo interessantissimo blog Wilfing Architettura è estremamente prezioso, perchè racconta, con la voce del protagonista, la storia del progetto di un edificio-quartiere simbolo di un certo modo di fare la città, molto utilizzato a Roma come altrove, durante un lungo periodo di tempo nella seconda metà del secolo scorso.
Evidentemente Mario Fiorentino è stato uno dei personaggi di punta
del mondo architettonico italiano del XX secolo, anche se con i suoi
limiti e i suoi errori, ma mi sembra discutibile oggi scagliarsi contro
di lui e contro gli altri protagonisti di quella stagione, come se
fossero gli unici colpevoli del fallimento di certe politiche urbanistiche. A parte l'evidenza del degrado
dei quartieri che hanno realizzato, non si può dire che oggi sia così
evidente qual'è il modello di città "giusta", a parte i meravigliosi
centri storici italiani che alcuni vorrebbero ricopiare, soprattutto
perchè quasi nessuno se ne occupa più delle città e vediamo bene sulla nostra pelle
cosa sono diventate negli ultimi trent'anni di disinteresse.
Sicuramente però il riferimento così colto che fa l'architetto ai grandi interventi "fuori scala"
presenti nella tradizione romana, rappresenta una teoria piuttosto
affascinante quanto discutibile, dal momento che nessuno di quelli
citati era un complesso residenziale.
Mario Fiorentino. Architetto italiano (Roma 1918 - ivi 1982). Collaboratore di M. Ridolfi nell'immediato dopoguerra, operò nell'ambito della corrente di orientamento organico e contribuì alla stesura del Manuale dell'architetto (1946). Opere principali a Roma: Fosse ardeatine (1944-51, in collab.); unità residenziale Unrra-Casas, piazza Urbania, San Basilio (1951-54); case torri di viale Etiopia (1957-60); Città giudiziaria (progetto vincitore ex-aequo, 1959); complesso IACP di Corviale (arch. coordinatore, 1974-81). Inoltre: quartiere di risanamento ai Sassi di Matera (1954, in collab.); quartiere sperimentale a Sassari (1959, in collab.), ecc. (Mario Fiorentino, voce enciclopedia Treccani)
Nella sua esperienza professionale, che si sviluppò all'interno del
dibattito sull'architettura e sulla crescita della città in Italia nel
secondo dopoguerra, ed in particolare di Roma, si individuano
chiaramente tre fasi.[…]
Il primo periodo di tirocinio ed esordio nel panorama dell'Italia della
ricostruzione, vide il F. impegnato sul fronte culturale con l'adesione
all'Associazione per l'architettura organica (APAO), fondata da B. Zevi
nel 1945 […]
Il secondo periodo della vita professionale del F. va dal 1961 al 1973,
quando fu autore del piano regolatore di Roma (1962), con P.M. Lugli, L.
Passarelli, L. Piccinato, M. Valori. […]
Il terzo periodo, che va dal 1973 all'80 […] fu quasi interamente dedicato alla
progettazione e realizzazione dell'insediamento dell'Istituto autonomo
per le case popolari a Corviale, lungo la via Portuense a Roma. […] (Mario Fiorentino dal Dizionario biografico Treccani).
Più che mai alla ribalta delle cronache, il Corviale ha compiuto 40 anni, celebrati da Pullara sul Corriere della Sera ed è stato oggetto mesi fa di un incontro-dibattito a suggellare la firma di un protocollo di intesa tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Roma Capitale e l'Università di Roma La Sapienza, per la promozione e la ricerca, nato soprattutto con l'intento di proteggerlo dalle numerose proposte di demolizione.
Più che mai alla ribalta delle cronache, il Corviale ha compiuto 40 anni, celebrati da Pullara sul Corriere della Sera ed è stato oggetto mesi fa di un incontro-dibattito a suggellare la firma di un protocollo di intesa tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Roma Capitale e l'Università di Roma La Sapienza, per la promozione e la ricerca, nato soprattutto con l'intento di proteggerlo dalle numerose proposte di demolizione.
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