Il complesso urbanistico, costituito
da 2780 appartamenti, è stato realizzato tra il 1963 e il 1971 per ospitare
10.000 abitanti, ma sembra che oggi ci vivano "solo" 6800 persone.
Dopo quarant'anni di vita la
città di Ginevra lo ha classificato come monumento e continua ad essere fonte
di ispirazione(?) per numerosi architetti del mondo.
Ha anche il primato di
edificio in linea residenziale più lungo d’Europa (qualcuno dice addirittura
del mondo!), con i suoi 1065m di lunghezza.
E noi che pensavamo che il chilometro del Corviale
fosse un primato…
Foto da Google |
La vera notizia però riguarda
il progetto di ricerca per il restauro del complesso, svolto tra il 2008 e il
2011 dal Laboratorio di Tecniche per la Salvaguardia dell’architettura Moderna
del Politecnico di Losanna su mandato dell’Ufficio del patrimonio e dei siti di
Ginevra e cofinanziato dall’Ufficico Cantonale per l’Energia e dal Comitato
Centrale del Lignon, che ha già ricevuto dei riconoscimenti come il premio
Europa Nostra del 2013 e quello della rassegna “Sguardi” della Società svizzera degli ingegneri e
degli architetti.
Il Premio Europa Nostra 2013 alla ricerca sulla città-satellite del
Lignon ha voluto riconoscere il carattere innovativo e allo stesso tempo
conservativo del progetto di riqualificazione, il cui approccio è stato
definito esemplare per i risultati ottenuti nella salvaguardia del complesso
abitativo. Si è potuti passare quindi alla fase operativa, quella degli interventi
sull’involucro edilizio, con il sostegno finanziario dell’OCEN, avendo
elaborato una strategia di salvaguardia e miglioramento termico che prende in
considerazione allo stesso tempo aspetti patrimoniali, vincoli economici e questioni energetiche.
Foto dall'album flickr di europanostra |
La Giuria della
SIA ha approfondito in maniera piuttosto dettagliata le ragioni del
riconoscimento e l'oggetto della ricerca, anche attraverso un video girato appositamente.
Le autorità responsabili della
tutela del patrimonio storico cercano allora il dialogo con i proprietari
e incaricano un team interdisciplinare del Politecnico federale di Losanna
di occuparsi della ristrutturazione delle finestre. Il gruppo di esperti
propone un approccio più oculato con il coinvolgimento delle autorità cantonali del
servizio energia. Dopo aver ponderato i valori ambientali e culturali
risulta chiara una cosa: le qualità architettoniche e sociali del complesso
residenziale devono essere preservate e nel contempo occorre ridurre
notevolmente il consumo energetico. Nel 2009 la Cité du Lignon è dunque
tutelata da un piano regolatore.
Studiata la situazione, il gruppo
di esperti presenta nel 2011 tre diverse soluzioni di risanamento
contemplante proposte diverse per tipo di intervento e portata, vale a dire:
manutenzione ordinaria, recupero e rimessa a nuovo. Per quando concerne gli
ambiti più rappresentativi dell’edificio,ovvero facciata, ballatoi, atri
d’entrata e singoli appartamenti, sono creati prototipi dalle cui misurazioni
risulta una possibile riduzione del consumo energetico pari al 70 per cento.
Per garantire la qualità degli
interventi i proprietari ricevono capitolati d’onere verificati e approvati
dalle autorità cantonali. Così che ognuno possa decidere individualmente per
una delle tre soluzioni proposte e scegliere liberamente a quale
architetto e imprenditore affidare il lavoro.
Il Cantone di Ginevra attua inoltre
due diverse misure di incentivo: una procedura di approvazione
semplificata e veloce, nonché sovvenzioni accordate in virtù degli attesi
risparmi energetici.
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