Scelto tra le 70 candidature operate dagli iscritti ai 105 ordini
provinciali degli architetti, lo studio Piuarch - composto da Francesco
Fresa, Germán Fuenmayor, Gino Garbellini e Monica Tricario - è stato ritenuto esempio emblematico di come si possa perseguire una grande
qualità architettonica e urbana a partire dalla complessità delle forze
che oggi agiscono sulla trasformazione dell'ambiente, esprimendo una
significativa capacità di dialogo con realtà diverse per cultura,
aspettative, risorse economiche e tecniche.
Diciassette anni di attività, 10 opere realizzate in Italia e 40 negozi
in giro per il mondo, un fatturato dell'ordine dei 2 milioni di euro.
Quattro soci e sei associati che da gennaio diventeranno 11, in tutto 35
persone. Sono questi i numeri che descrivono in cifre il lavoro dello
studio milanese Piuarch guidato dai cinquantenni Francesco Fresa, Germán Fuenmayor, Gino Garbellini e Monica Tricario. A loro è stata assegnata la prima edizione del Premio «Architetto Italiano» promosso dal Consiglio Nazionale degli Architetti.
Architetti italiani, Piuarch è lo studio dell'annoNel nostro approccio al progetto, l’architettura è sempre in relazione con il contesto, il singolo edificio è sempre visto come parte di un tutto. Ogni edificio deve dialogare con la storia, le caratteristiche e le esigenze di un particolare luogo e tempo. La nostra è un’architettura moderna, utilizza un linguaggio contemporaneo, ma prende sempre il via dal carattere specifico del luogo. Progettiamo edifici con una forte identità, con l’obiettivo di arricchire, rispettandolo, il tessuto urbano in cui sono inclusi.
Village a Segrate, 2006 - 2012
Archinfo incontra Piuarch è un'intervista fatta ai quattro architetti un paio di anni fa.
Archinfo incontra Piuarch è un'intervista fatta ai quattro architetti un paio di anni fa.
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