29 marzo 2012

madrid, madrid, madrid

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Aeroporto di Barajas T1-T2-T3 (quello di Rogers è il T4) – Opera. La Metropolitana, in 30 minuti circa, ci porta nel cuore di Madrid, tra la Puerta del Sol e il Palazzo Reale,14 fermate, 3 linee, attesa massima 3 minuti, treni puliti (alcuni nuovi) e niente scritte selvagge.
I trasporti su ferro sono fondamentali, soprattutto per una città con 3,3 milioni di abitanti e un’area metropolitana che ne conta 6,5. In Europa la superano solo Parigi, Londra e Mosca. 
Se la Puerta del Sol è il km0, la stazione di Atocha è il fulcro dell’Alta Velocità spagnola (AVE), inaugurata nel 1992 con la tratta Madrid-Siviglia (470 km in 2h50).
Oggi purtroppo Atocha è legata al terribile attentato dell’11 marzo 2004, di cui ospita il monumento commemorativo, molto suggestivo, ma poco visibile nei meandri della stazione della metropolitana e isolato al centro di una rotonda inondata di traffico.

28 marzo 2012

Rassegna stampa: Ikea e l'Italia

Dal Corriere di oggi, un interessante e illuminante articolo di Dario Di Vico (bravo!!!!) sull'Ikea, che dice molto sulla società e sull'economia italiana e quindi sugli stessi italiani, spesso geniali, ma molte volte anche così ottusi, poco lungimiranti e (irrimediabilmente?) malati di campanilismo, particolarismo e individualismo.

Estraggo le parti salienti:
...I produttori di mobili del Nord est in una prima fase erano rimasti anche loro tremebondi davanti all'avanzata svedese, ora invece fanno a gara per essere fornitori della multinazionale... 
...Se c'era un sistema Paese che avrebbe dovuto dotarsi di una catena commerciale capace di attirare nei propri saloni consumatori di tutti i target questo è sicuramente il nostro. Siccome non abbiamo una sufficiente cultura della vendita retail abbiamo preso un ceffone dagli svedesi, poi un altro dai francesi (Decathlon/articoli sportivi) e un altro ancora dagli spagnoli (Zara/abbigliamento). E speriamo di fermarci qui...
...I piani dell'Ikea per l'Italia sono ambiziosi: investimenti per 700 milioni e una dozzina di nuove aperture in una congiuntura in cui i posti di lavoro valgono oro...
...Se i designer di grido raccontano come gli scandinavi siano dei gran copioni, bravi solo a sguinzagliare in giro per il mondo i propri trendsetter per cercare nuove idee da replicare, la multinazionale dell'arredamento aggiorna continuamente la sua immagine di responsabilità sociale e modernità...

21 marzo 2012

architecture blog

Devo dire che mi sento sempre più alla moda nello scrivere un blog sull'architettura, soprattutto da quando ho scoperto che lo fa anche Moby.


Il suo è sull'architettura di Los Angeles, non proprio quella Hollywoodiana e direi neanche quella dei Morphosis per il momento, con qualche puntatina su NYC soprattutto negli ultimi post ed è scritto da un DJ-cantante-musicista ecc... 
E' un fatto piuttosto curioso, ma il blog è senz'altro interessante. 
Come se Jovanotti si mettesse a scrivere un blog sull'architettura di Firenze o Perugia
Oddio, non vorrei avergli dato un'idea miliardaria...
Però in fondo, come nel mio caso, è sempre e comunque un modo per fotografare e descrivere la realtà che ci circonda con un occhio diverso.

19 marzo 2012

the british school at rome

Francesco Garofalo, progettista dell’intervento di ristrutturazione e ampliamento della stessa British School e quindi della sala in cui si svolge l’incontro, introduce il dibattito e osserva con intelligenza come in una città piena di spazi culturali e per l’architettura, sia la British School a distinguersi per la sua spinta al dibattito architettonico (altrimenti assente?). 
Modera Franco Purini, al centro anche anagraficamente, classe 1941, scuola Romana, progettista della Torre Eurosky in corso di realizzazione a Roma in zona EUR.
Da una parte Vittorio Gregotti, scuola Milanese, classe 1927, allievo di Rogers (Ernesto Nathan, direttore di Casabella dal 1954 al 1965), fondatore della Gregotti Associati International nel 1974 e autore di numerosi edifici in Italia e nel mondo, negli ultimi anni soprattutto in Cina, presenta la sua ultima fatica “letteraria”: Incertezze e simulazioni. Sottotitolo Architettura tra moderno e contemporaneo.
Dall'altra Pippo Ciorra, scuola romana, classe 1955, allievo di Quaroni, professore e curatore al MAXXI, autore di numerosi saggi e studi monografici, presenta il suo nuovo libro Senza architettura. Sottotitolo Le ragioni di una crisi. Una specie di avvelenata (Guccini), come lo definisce lui stesso, sull'architettura italiana e la sua assenza.

6 marzo 2012

Luis M. Mansilla (1959 - 2012)

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E' una foto molto significativa questa che ritrae Luis Mansilla e Emilio Tuñon all'interno del Padiglione di Mies van der Rohe, realizzato per l'Esposizione del 1929 a Barcellona e ricostruito nel 1992 grazie alla Fondazione Mies van der Rohe (http://www.miesbcn.com/index.html), che nel 2007 ha premiato proprio Mansilla+Tuñon per il loro MUSAC, Museo di Arte Contemporanea di Castilla e Leon.
Strano davvero il destino che lo ha portato via a 52 anni. Proprio in quella stessa Barcellona che li ha premiati e lanciati, Emilio Tuñon, socio e amico quasi inseparabile, lo ha trovato senza vita nella sua camera d'albergo, la mattina dopo aver presentato un libro su Enric Miralles, altro grande architetto spagnolo scomparso prematuramente nel 2000 a 45 anni.